Mha lasciando da parte le mie gioie di vita sono qui per parlarvi della mia ultima lettura del 2017, era da un po' che avevo in mente di leggerlo e di seguito vi lascio la mia recensione. Sarà positiva?
Titolo: Le otto montagne
Autore: Paolo Cognetti
Editore: Einaudi
Pagine: 208
Prezzo: 18,50 € cartaceo, 9,99 € epub (sul sito di ibs)
Data uscita: 8/11/2016
Voto:

Trama:
Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui". Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: "Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.
Recensione:
Partiamo con il presupposto che io non so quali libri erano in carica per il "premio strega 2017", ma se i libri erano tutti come questo, io rimango senza parole! 😲😶
Per aver vinto io ho pensato "sarà il libro più bello, mai uscito fino ad ora" e invece no! E' un libro sciapo, spoglio, senza infamia ne lode, un libro si carino, con poche pagine quindi per chi ha poco tempo è perfetto, ma i pregi finiscono.
Non ci ho trovato nessuno spunto per una riflessione, nessun buon consiglio. L'unica cosa che sinceramente, secondo me se la poteva risparmiare, è che secondo lui dopo la morte di un coniuge, l'altro sta meglio 😨😨😨. Cioè si sente più libero di fare quello che vuole senza nessuno che lo giudichi, senza nessuno che ti tappa le ali!
Allora la mia domanda è: ma perché ci resti ancora insieme? Perché non si lasciano? La vita è già corta e brutta di suo, se poi vicino hai un fidanzato/a, moglie/marito, compagno/a che non fa' per te allora lascia perdere... ricominciate da capo, conoscete persone nuove, iscrivetevi in palestra, a yoga, a un corso di cucina o a un club del libro (per rimanere in tema di libri), così almeno sarete liberi di fare e conoscere la persona che vi apprezzi per come siete, senza che vi obblighi a cambiare, senza stare a litigare per tutto...
E dopo questa "perla di saggezza" vi lascio hai visti impegni...
Naturalmente tutto quello che scrivo nelle recensioni è un mio parere, mi farebbe piacere sapere il vostro, così da discuterne insieme!
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